L’acciaio semplice è risaputo essere ossidabile in quanto col passare del tempo se non è adeguatamente protetto rischia di ossidarsi. Ed è proprio per questo motivo che molte aziende tra cui la Inox-Trattamenti SRL tratta questo tipo di metallo con dei trattamenti chimici per evitare problemi che possano insorgere a causa della lavorazione o dell’invecchiamento dei materiali in acciaio inossidabile. Innanzitutto la passivazione altro non è che un processo chimico che impedisce la corrosione di un determinato metallo capace di evitare l’azione di agenti corrosivi. Il risultato che ne scaturisce consente la formazione di una pellicola, ben densa e uniforme che dà la possibilità al metallo stesso di proteggersi.
L’autopassivazione
L’acciaio inox è detto inossidabile in quanto riesce ad opporre un certo grado di resistenza all’azione della corrosione. Questa resistenza dipende dalla qualità dell’acciaio impiegato da un fenomeno chiamato autopassivazione, specifico degli acciai inossidabili. Nella maggior parte dei casi l’autopassivazione riesce a ricreare lo strato di ossido di cromo superficiale che protegge l’acciaio inox dalla corrosione. Il cromo è presente nella lega che costituisce l’acciaio inox. Esso si lega con l’ossigeno che si trova nell’atmosfera e nell’acqua formando uno strato superficiale di ossido o idrossido di cromo. Questa sottile pellicola con uno spessore dell’ordine di pochi atomi protegge il metallo sottostante dall’azione degli agenti esterni e dall’ulteriore ossidazione da parte dell’ossigeno cromo.
Elementi contro la passivazione
Esistono invece condizioni che possono contrastare l’azione protettiva dell’autopassivazione come ad esempio la corrosione portata dall’aerosol marino, accentuata nelle zone prominenti al mare dalle continue fasi di bagnasciuga a cui l’acciaio può essere esposto.
In caso di segni sulla superficie dell’acciaio inox si verifica una interruzione dello strato di ossido di cromo. Normalmente non si hanno impedimenti alla riformazione dello strato di ossido se non in alcune condizioni.
Con il tempo quindi lo strato di ossido di cromo si riforma in maniera più rapida con l’ossigeno presente nell’acqua rispetto a quello presente nell’atmosfera.
Se si è in presenza di sostanze che possano reagire prima dell’ossido di cromo ovvero prima che lo strato di ossido di cromo si possa riformare, potrebbe innescarsi la corrosione soprattutto se è stato erroneamente segnato il tubo d’acciaio con un materiale ferroso come una lama o un cacciavite.
Se all’interno del solco lasciato dall’oggetto rimangono delle scorie metalliche è probabile che si possa innescare un principio di corrosione. Inoltre un solco abbastanza profondo sul tubo in acciaio se in corrispondenza di una pressata potrebbe portare a delle microperdite di fluido.
Trattamenti
Infine, va detto che la passivazione è soprattutto utile per creare un rivestimento protettivo con lo scopo di mantenerli nel tempo immuni all’azione di corrosione di alcuni agenti esterni, chimici ecc. La passivazione dell’acciaio inox viene effettuata nella produzione del metallo ed in seguito quando perde le proprietà inossidabili (ad esempio a causa di saldature, abrasioni o pallinature). Il trattamento viene realizzato in vari modi; a spruzzo, ad immersione o in modalità elettrochimica, ricorrendo a soluzioni ovviamente non pericolose.